Gli ammortizzatori sociali destinati ai datori di lavoro privati, inclusi gli studi professionali, per fronteggiare la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa riconducibile all’emergenza epidemiologica Covid-19, sono disciplinati in due provvedimenti governativi: il Decreto-Legge 2 marzo 2020, n.9 recante Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 53 del 2 marzo 2020, e il Decreto-Legge del 17 marzo 2020, n. 18, cd. “Cura Italia“ recante Misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 70 del 17 marzo 2020.
Alla luce del quadro normativo attuale, gli ammortizzatori sociali di cui possono beneficiare gli studi professionali in conseguenza della emergenza epidemiologica da Covid-19, si articolano in base al numero di lavoratori dipendenti dello studio. Gli studi professionali che occupano più di 5 dipendenti possono accedere al Fondo di Integrazione Salariale (FIS), gli studi che occupano fino a 5 dipendenti possono accedere alla cassa integrazione salariale in deroga. Le modalità di accesso agli ammortizzatori sociali in deroga sono individuate da specifici accordi quadro regionali.
Di seguito gli accordi attualmente sottoscritti dalle Regioni e le parti sociali con le informazioni, i link e gli indirizzi e-mail/pec utili per la presentazione delle domande di cig in deroga:
- Regione Abruzzo
- Regione Calabria
- Regione Campania
- Regione Emilia Romagna
- Regione Friuli Venezia Giulia
- Regione Lazio
- Regione Liguria
- Regione Lombardia
- Regione Marche
- Regione Molise
- Regione Piemonte
- Regione Puglia
- Regione Sardegna
- Regione Sicilia
- Regione Toscana
- Regione Umbria
- Regione Veneto